martedì 1 aprile 2014

Dylan Dog - Copertina e non solo


Qualche giorno fa ho presentato una mia breve riflessione sulla copertina del Dylan Dog n.330, “La MagnificaCreatura”, ma non ho scritto nulla sulla storia contenuta in quell’albo.

Qualcuno, bontà sua, mi ha inoltre chiesto cosa ne pensassi, quali sensazioni mi avesse stimolato, insomma se la storia mi fosse piaciuta. Mi è piaciuta molto!

Ci si concentra sul lato “più umano” di Dylan, con tratti molto intimi e riflessioni intimiste, facendo emergere la parte migliore dell’uomo che è il nostro Indagatore dell’Incubo. Lo sceneggiatore Giancarlo Marzano, chiaro l’omaggio a Mary Shelley ed al suo “Frankenstein”, propone una storia che commuove e intenerisce, senza cadere nel patetico, ben delineata anche nella cura della resa non solo dei protagonisti, Dylan e la misteriosa Neve, ma persino dei comprimari, tra cui Bloch e Groucho che si presentano in modo completo e al meglio (ovvero non semplici spalle o, peggio, “macchiette”).

Marco Zizzoli, ai disegni, ci onora di una grande prova, con tavole molto ben impostate, curate e che denotano ottima tecnica. Da estasi le prime tavole, mute, in cui assistiamo alla “nascita” di Neve e veniamo introdotti nella vicenda.

Spero di aver risposto in modo soddisfacente!

Comunque, a proposito di copertine, anche quella del numero 331, “La Morte non basta”, in questi giorni in edicola, merita attenzione. Non fosse altro per l’evidente gusto “pop” che mostra, donando una dimensione da icona ai due protagonisti dell’albo: lo stesso Dylan Dog ed una sua vecchia conoscenza, “La Morte”.

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